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Serie A, gli esordienti più giovani della storia del campionato: la classifica

Ogni anno arrivano sempre nuovi giocatori emergenti che fanno il loro debutto in Serie A sperando sia soltanto l’inizio di una luminosa carriera nel calcio. Purtroppo non tutti ci riescono, ma per altri è stato davvero il momento in cui i propri sogni hanno iniziato a concretizzarsi.

Un po’ come è stato per Francesco Totti, che ad appena 16 anni esordì in prima squadra della Roma coronando il sogno di una vita. Da allora, quasi 800 partite, oltre 300 gol e 200 assist, tutti con la maglia giallorossa indosso e gran parte da capitano della sua squadra del cuore.

Una storia romantica, che dimostra quanto la fede calcistica, alcune volte, sia più forte del desiderio di vincere e guadagnare di più altrove. Totti è una bandiera della Roma e come tale resterà per sempre, così come sarà per sempre ricordato come uno dei calciatori italiani più forti di sempre insieme a campionissimi come Gianni Rivera, Gigi Riva e Franco Baresi tra i tanti.

Tutti, chi più chi meno, cresciuti con il sogno di diventare professionisti e poi diventati leggende del nostro campionato. Certo, per nessuno è facile, ancor meno esordire in A da adolescente, ma diciamo che se un calciatore ci riesce, ci sono buone possibilità che il giocatore in questione abbia una buona, se non ottima, carriera.

È quanto capitato a molti degli ex e tuttora calciatori che hanno avuto la loro prima chance di mettersi in mostra nella massima serie italiana senza neanche aver compiuto 18 anni. Vediamo quindi chi sono gli esordienti più giovani nella storia del campionato.

I più giovani esordienti della storia della Serie A

Al decimo posto di questa speciale classifica troviamo Stephan El Shaarawy. Di lui si diceva un gran bene, tanto che il Genoa, squadra in cui è cresciuto come calciatore, gli diede la prima opportunità di giocare su un campo di Serie A ad appena 16 anni, 1 mese e 24 giorni. Il suo debutto avvenne in Chievo-Genoa del 21 dicembre 2008 che finì 1-0 in favore dei suoi.

Nona posizione per uno dei centrocampisti più forti di sempre della Serie A, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Maestro”, Andrea Pirlo, che ha debuttato nel massimo campionato a 16 e 2 giorni in Reggiana-Brescia del 21 maggio 1995. Quello fu soltanto l’inizio di una carriera straordinaria, che culminerà prima con il passaggio all’Inter, squadra di cui era tifoso da ragazzo, e poi al Milan, dove si consacrerà definitivamente vincendo due scudetti, due Champions League, due Supercoppe Uefa, una Coppa Italia e una Coppa del Mondo per club. Nel mezzo, il titolo mondiale con la Nazionale italiana, al quale seguiranno i successi con la Juventus.

All’ottavo posto c’è invece Valeri Bojinov, che esordì il 27 gennaio 2002 in Lecce-Brescia con la maglia dei salentini all’età di 15 anni, 11 mesi e 12 giorni. Il bulgaro era ritenuto uno degli attaccanti più forti della sua generazione, anche se, dopo il suo debutto in A, non è riuscito esattamente a mantenere le alte aspettative che c’erano su di lui. Ciò comunque non gli ha impedito di giocare per alcuni club prestigiosi come Fiorentina, Juve, Manchester City, Parma e Sporting Lisbona.

La settima piazza va a Eddie Salcedo, che ha debuttato a 15 anni, 10 mesi e 20 giorni con il Genoa nel match contro il Sassuolo datato 20 agosto 2017. Anche lui non è riuscito a mantenere le alte attese che si erano create ai tempi del suo esordio in A e, dopo la parentesi genoana e una interista senza mai mettere piede in campo, è passato al Verona, con cui ha avuto la sua esperienza più significativa ad oggi.

Sesta posizione per il compianto Giuseppe Campione, che ha esordito in Serie A in Bologna-Milan del 25 giugno 1989 all’età di 15 anni, 9 mesi e 25 giorni con la maglia rossoblù. Purtroppo, la sua carriera da calciatore finì presto a causa di un incidente stradale ai tempi della Spal, sua ultima squadra.

Scomparso tragicamente e troppo presto anche un’altra giovane promessa del calcio italiano, Aristide Rossi, che, dopo aver debuttato a soli 15 anni, 9 mesi e 21 giorni con la maglia della Cremonese nella partita contro il Brescia del 29 giugno 1930, perse la vita a seguito di un contrasto durissimo avvenuto in campo.

A ridosso del podio, troviamo invece Gianni Rivera, non a caso definito “Golden Boy”, dato che nel 1969 vinse il Pallone d’Oro. Ha esordito a 15 anni, 9 mesi e 15 giorni con la maglia dell’Alessandria (contro l’Inter il 2 giugno 1959) e poi si trasferì al Milan del quale fu capitano e tra i principali artefici delle vittorie dei rossoneri di quegli anni.

Terzo posto per Amedeo Amadei, che esordì il 1° maggio 1937 in Roma-Fiorentina all’età di 15 anni e 280 giorni. È stato uno dei centravanti italiani più forti di quel periodo e simbolo prima dei giallorossi e poi del Napoli degli anni ’50, a seguito della parentesi all’Inter.

A pari merito con Amadei troviamo Pietro Pellegri, attaccante oggi in forza al Torino che ha debuttato il 22 dicembre 2016 con la maglia del Genoa contro, guarda caso, i granata. Qualche mese dopo, per l’attaccante classe 2001, arrivò anche la prima marcatura nel massimo campionato in un contesto come quello dell’Olimpico, contro la Roma, in occasione dell’ultima partita da giocatore di Francesco Totti. “Roba” che forse neanche i più esperti di quote sul calcio, come quelle analizzate nella sezione delle scommesse per la Serie A di Betway, si sarebbero mai immaginati.

Seconda posizione per Wisdom Amey che, dopo aver stabilito il nuovo record di precocità debuttando il 12 maggio 2021 a 15 anni e 274 giorni in Bologna-Genoa di quel giorno, sta cercando di ritagliarsi uno spazio all’interno della stessa formazione emiliana.

La prima posizione spetta infine a Francesco Camarda, che ha esordito il 25 novembre 2023 a San Siro nel match vinto dal suo Milan contro la Fiorentina all’età di 15 anni e 260 giorni.

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