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Mattia Pantaleoni: “Con Doppia Vita insegniamo a tutelare le donne”

Il Festival di Sanremo si è ormai concluso da una decina di giorni, ma l’eco mediatico è ancora forte. Ne sa qualcosa Mattia Pantaleoni, videomaker e uno dei fondatori della Aurumovie (assieme ad Alessandra Scardellato), ospite del programma di approfondimento sul Festival, a Casa Saremo, “StudioNews”.

Il giovane è intervenuto sul tema del bullismo e del cyberbullismo, due delle piaghe più feroci della nostra società moderna, parlando del progetto “Doppia Vita” realizzato per le scuole italiane, con la regia di Giorgio Molteni e con il grande attore Mirko Frezza fra i protagonisti.

Pantaleoni ha spiegato in intesi la trama del cortometraggio, che porta anche la firma del Ministero competente, sottolineando come la violenza sulle donne (il concept del micro film) si può intendere anche come uno stop al bullismo. La vessazione, la presa in giro, la violenza verbale e a volte fisica che viene subita dalle donne, dalle ragazze, anche giovanissime, è un problema serio. Può succedere in ogni momento, dovunque e comunque.

A casa, sul posto di lavoro, a scuole, in compagnia e, ancor più grave, sui social. Dove i leoni da tastiera, incuranti dei danni che possono creare, insultano volgarmente chiunque. Le donne in primis.

Abbiamo voluto lanciare un vero e proprio grido di allarme – ha raccontato Mattia Pantaleoni – perché per noi la donna va tutelata, protetta. Sono allibito per quello che sta succedendo in Italia, e per le tragedie che quasi ogni giorno dobbiamo leggere sui giornali o sentirle in Tv. Anche i ragazzi della mia età, poco più che ventenni, spesso eccedono. Occorre sensibilizzare tutti, per noi di Aurumovie è una missione”.

Pantaleoni è un esperto di ripresa con il drone, non a caso in “Doppia Vita” sono molte le scene girate con questa tecnica. A Sanremo il videomaker ha potuto dare dimostrazione che quando c’è talento l’età non conta. Come nel suo caso.

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