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CULTURA TEATRO

Polemiche sull’annullamento di “Mary Poppins” a Milano: il Teatro Sistina dice la sua

In merito all’annullamento delle repliche milanesi del Musical “Mary Poppins” in programma al Teatro Nazionale di Milano, causato, come dichiarato dalla WEC – World Entertainment Company, società produttrice del suddetto spettacolo, dalle difficoltà finanziarie avute in seguito alla messa in scena sul palcoscenico del Sistina di Roma, la direzione del Teatro intende precisare che il Sistina è del tutto estraneo alle cause che avrebbero portato a questo annullamento.

Lo storico teatro italiano, diretto da Massimo Romeo Piparo, è stato infatti erroneamente associato alle problematiche finanziarie legate al Musical. “Mary Poppins”, andato in scena a Roma dal 24 ottobre al 6 gennaio, ha avuto al Teatro Sistina un solido successo, con tutte le ultime 15 date sold out e un incasso di quasi 3 milioni di euro. Un eccellente risultato quindi, ottenuto anche grazie al sostegno e all’impegno della direzione, di tutto lo staff e delle maestranze del Sistina, che hanno affrontato con grande spirito collaborativo le difficoltà produttive avute fin dall’inizio dalla WEC. Tali problemi, che hanno fatto slittare di una settimana l’inizio delle rappresentazioni (causando non pochi disagi al Sistina e al pubblico romano), sono interni alla società e non dipendono minimamente dal Teatro Sistina, che al contrario ha collaborato alla buona riuscita dello spettacolo.

“Già a luglio la produzione di Mary Poppins versava in serie difficoltà, tant’è che il Teatro Sistina è intervenuto per sostenere la produzione e permettere di proseguire. Ancora a ottobre la produzione rinviava di una settimana il debutto per le proprie difficoltà, causando un danno al nostro teatro. Questa è una chiara evidenza di come i problemi venissero da lontano”, dichiara Massimo Romeo Piparo, Direttore Artistico del Teatro Sistina, sottolineando che “a Roma Mary Poppins ha fatto registrare 70.964 presenze per un incasso di 2.747.095,00€: un grandissimo successo e record di incassi, quindi, tutt’altro che un disastro. In un teatro come il Sistina, con un titolo internazionale di tale rilevanza si diventa ricchi, non si fallisce, come ci insegnano prodotti analoghi tipo Mamma Mia!, Jesus Christ Superstar, Billy Elliot, Rugantino, Il Marchese del Grillo, per citarne solo alcuni”.

 

1 comment

Erminio 28 Gennaio 2020 at 17:37

Beh, che quelli fossero “prodotti analoghi” non dovrebbe essere il regista e direttore del Sistina a dirlo, ma il pubblico. Io direi che Mary Poppins era ad un livello mai visto in Italia e certo di gran lunga superiore a quelli citati da Piparo che in alcuni casi erano davvero cheap …

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