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The Flash
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The Flash: il ground zero dell’universo cinematografico DC

Ogni paese, ogni cittadino, ogni appassionato ha dei punti fermi. In tutti i campi: dallo sport – tifare la propria squadra preferita -, la politica – se si è di destra, sinistra o centro -, il gioco – il gioco di carte dei casino online più amato dai giocatori italiani è senza dubbio il blackjack – e così via. E questo vale anche per il cinema. Il cinema nel corso dell’ultimo decennio ha conosciuto da vicino la trasposizione dei fumetti portati sul grande schermo. I cosiddetti “cinecomics” hanno davvero preso il sopravvento investendo come un’onda in piena i botteghini e le sale. Il tutto restituendo gloria all’intero settore dopo il periodo di crisi post pandemia facendo immergere nelle sale di proiezione milioni di persone in mondi fantasiosi. Mondi che solo i supereroi sono in grado di dischiudere agli occhi dello spettatore. L’ultimo in ordine cronologico a riuscirci è “The Flash” del regista Andy Muschietti.

Trama e personaggi di The Flash

Quello in questione è più di un film, in quanto si propone di resettare l’universo cinematografico DC visto fino ad ora sul grande schermo. Ciò per predisporlo alla nuova gestione targata James Gunn, che avrà il proprio incipit nel 2025 con Superman: Legacy. Ma tornando al prodotto di Muschietti, vediamo da vicino la trama ed i personaggi che sostanziano quella che sarà l’ultima pellicola del DCEU. Il protagonista indiscusso è il velocista mascherato Flash, interpretato da Ezra Miller, che però vive questa avventura accompagnato nel proprio percorso evolutivo interiore da altre due figure che attingono al passato e ad un probabile futuro di casa DC: ovvero il Batman di Michael Keaton e la Supergirl di Sasha Calle. Un trittico fenomenale che riesce a coinvolgere il pubblico con un impatto emotivo ogni volta differente. Miller, infatti, performa alla grande in questo film incentrato per la prima volta sul velocista di Star City, riuscendo a restituire credibilità ad un personaggio vituperato e sminuito nei precedenti film. Maggiore profondità e completezza interpretativa conferiscono a Flash una tridimensionalità mai avuta prima in quella che è una ricerca dell’io di tale personaggio. Barry Allen, dunque, compie questo viaggio nel tempo grazie alla supervelocità di cui è dotato per riparare ai danni commessi alterando la linea spazio-temporale. Lo scopo iniziale del velocista, infatti, era quello di eliminare dalla scena i meta umani responsabili della morte della madre; tuttavia gli eventi prendono una piega inattesa chiamando in gioco un Batman e una Supergirl di un altro tempo. Superman invece è assente proprio per il volere di Flash di azzerare l’esistenza dei meta nella nuova linea temporale. Ad ostacolare però i piani del protagonista vi sarà il generale Zod, acerrimo nemico dell’uomo d’acciaio, e una rivelazione inaspettata.

Ezra Miller sugli scudi come mai visto prima

Questo film stand-alone su Flash porta l’attore che lo interpreta, Ezra Miller, a superare sé stesso dal punto di vista attoriale. Una resa sul grande schermo davvero importante che conferisce profondità e una rinnovata credibilità al personaggio. Evidentemente, le vicende vissute nella sfera privata, con le accuse e le cause giudiziarie, hanno toccato l’attore in questione al punto da tirare fuori il meglio delle doti interpretative possedute. Uno stimolo personale che ha spinto quello professionale superando le più rosee aspettative. Miller, dunque, riesce a resettare, al pari del personaggio incarnato, lo scarno percorso emotivo e caratteriale di Barry Allen firmato DCEU, per dare vita ad una nuova versione del velocista. Un Flash Point che non si limita quindi alla sola trama del film, ma che travalica i confini del grande schermo per creare una fusione recitativa/immersiva tra attore e personaggio.

Sasha Calle, Michael Keaton ed i camei

Come detto, ad affiancare Miller nel film vi sono anche Michael Keaton e Sasha Calle, rispettivamente Batman e Supergirl. Due elementi che non tolgono attenzione a Flash ma al contrario completano perfettamente come pezzi di un puzzle la narrazione messa in piedi da Muschietti. Keaton fa immergere lo spettatore e i fan appassionati delle gesta dell’uomo pipistrello nei ricordi del passato. Basti pensare a quel “Vogliamo fare i pazzi, facciamo i pazzi!”. Sasha Calle, invece, è una scoperta assoluta, davvero brava a raccogliere il testimone pesante dell’eredità lasciata da Henry Cavill/Superman, restituendo con toni cupi la controversa esperienza kryptoniana del suo personaggio. Inoltre, a corredo del trio protagonista, vi sono molti camei di attori di grande spicco, tra cui Ben Affleck, con il Batman dello Snyderverse. Alcuni di questi lasciano a bocca aperta lo spettatore in termini di incredulità, dando a chi guarda la reale sensazione di trovarsi in un viaggio temporale senza limiti. Un Flash Point diverso da quello fumettistico ma che a suo modo riesce a portare sul grande schermo un universo di personaggi e scene d’azione incredibili. Tanto da vedere e per cui godere, indipendentemente se si è fan e intenditori dei fumetti o meno.

Il reset narrativo e il nuovo mondo di Gunn

Con “The Flash” si vive per tanto un ground zero del DCEU che dischiuderà le porte al nuovo mondo narrativo di James Gunn. Il regista, sceneggiatore e produttore noto ai più per la trilogia sui “Guardiani della Galassia”, aprirà di fatto il DCU con Superman: Legacy nel 2025. Un film che decreterà l’inizio di quella che a detta di molti sarà la vera casa competitor del Marvel Cinematic Universe. Una concorrenza che stimolerà ambo le parti a migliorare di anno in anno i propri prodotti, investendo maggiormente su sceneggiatori di calibro e attori di primo livello. Forse, però, in tutto ciò Gunn terrà conto anche di quanto di buono hanno saputo fare con quest’ultimo film sia Ezra Miller che Andy Muschietti. Sul primo, infatti, si vocifera di un possibile inserimento parallelo nel DC Universe; per quanto concerne il secondo, invece, manca solo la firma per portarlo come regista alla guida di uno dei futuri progetti maggiormente attesi dell’universo di Gunn: ossia “Batman The Brave and The Bold”. E chissà che magari anche la Supergirl di Sasha Calle, data l’ottima interpretazione, non possa proseguire il proprio cammino trovando anch’ella uno spazio adeguato al proprio sviluppo narrativo stand-alone. Insomma, tanto ci aspetta al cinema lato DC nell’immediato futuro, e le premesse sancite da questo “The Flash”, sono realmente interessanti. Non resta fare altro che ridarsi appuntamento al 2025 per il ritorno in pompa magna dell’Uomo d’Acciaio e capire come questi alzerà il velo sul mega progetto cinematografico preannunciato da James Gunn.

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