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Accademia L’Arte nel Cuore: i ragazzi ospiti nelle scuole della regione Lazio

Educare, in un Paese come l’Italia, è alla base per la formazione di una società sempre più orientata all’inclusione. Ecco perché l’Accademia L’Arte nel Cuore Onlus, la prima al mondo che favorisce un progetto d’integrazione tra ragazzi disabili e normo dotati, dopo l’esperienza di “Detective per Caso” dal febbraio scorso è promotrice di un tour formativo in tutte le scuole della Regione Lazio (che supporta l’iniziativa), per poi passare a quelle di tutta Italia.

Con il film, presentato nel 2018 a Roma alla Festa del Cinema e proiettato in centinaia di sale, l’Arte nel Cuore ha mostrato come questi giovani, con diverse disabilità insieme ai normo dotati, siano degli attori straordinari. Capaci, spesso, di essere più bravi dei professionisti.

Il film ha permesso a tutti gli allievi-attori che vi hanno preso parte, di cimentarsi nel mondo del lavoro e ha raccontato al pubblico una verità per troppo tempo sommersa: dove c’è il talento, non esistono barriere, e dove non esistono barriere, c’è l’inclusione.

Per questa ragione, L’Arte nel Cuore ha voluto fortemente questa iniziativa straordinaria nelle scuole della Regione Lazio (che sostiene il progetto): un tour vero e proprio, partito a febbraio dal Liceo Classico San Benedetto di Norcia e ripresa giovedì primo ottobre all’Istituto per il Turismo Luigi Einaudi di Roma che permette ai ragazzi che frequentano le scuole medie e le media superiori di capire, di guardare il film, di ascoltare le testimonianze dei protagonisti, di interagire in un apposito dibattito, di comprendere e favorire l’integrazione di altri ragazzi come loro che vengono bullizzati perché riconosciuti più deboli.

Il focus è l’amicizia, lo stop al bullismo, perché la cronaca ci insegna che troppo spesso si verificano atti di intolleranza verso persone più deboli. Anche, purtroppo, con atti di violenza fisica.

Ecco, questo tour nelle scuole che L’Arte nel Cuore ha organizzato, può consentire ai nostri giovani di promuovere loro stessi l’inclusione dei loro coetanei e dimostrare che quando si condivide un progetto o un sogno insieme si possono abbattere tutte le barriere.

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