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Teatro Brancaccio, arriva la magia di “Che Disastro di Peter Pan”

In seguito al trionfante debutto, finalmente dal 3 al 28 novembre approda al Teatro Brancaccio di Roma “Che Disastro di Peter Pan” con la regia di Adam Meggido

Dal 2016 il pubblico di tutta Italia apprezza ed applaude “Che Disastro Di Commedia”, versione italiana del pluripremiato successo planetario “The Play That Goes Wrong”, che ha raccolto, di anno in anno, un sempre crescente numero di consensi. 

Dagli stessi autori arriva “Che Disastro Di Peter Pan” con la proposta di alzare il tiro. La sgangherata compagnia amatoriale dello sperduto Sant’Eufrasio Piedimonte, ancora più ambiziosa e battagliera che mai, dopo aver improvvisamente ereditato un’ingente somma di denaro, tenta di mettere in scena il classico di J.M. Barrie, la celeberrima storia di Peter Pan.

La trama tenta di emergere dai disastri e dai contrattempi che si accumulano nella pièce, il caos impetuoso aumenta e le risate sono inarrestabili di fronte alle disavventure degli attori che vanno inevitabilmente incontro all’ennesimo fallimento. 

Quando il regista apparirà sul palcoscenico con il suo assistente/co-regista, s’inizieranno a percepire le tensioni che stanno alla base di questa goffa e stentata impresa teatrale. Come in “Che Disastro Di Commedia” le porte non si apriranno, gli oggetti di scena scompariranno per ricomparire altrove, gli effetti sonori saranno inevitabilmente anticipati o ritardati.

Gli attori, impegnati in ruoli multipli, combatteranno ancora una volta contro inconvenienti tecnici e non ricordando le battute, intrappoleranno gli altri in “loop” esasperanti. 

Assistendo alla produzione di Peter Pan, capiremo in pochi minuti che anche questo show è miseramente destinato a fallire.

È una commedia con un grande cuore, senza mai un momento di noia. Lo spettacolo è una farsa e la farsa un vero spettacolo. Non importa quali bisticci nel backstage si siano verificati, non importa il caos che hanno scatenato e subito sul palcoscenico; dopo lo spettacolo i nostri attori sono al bar, euforici, congratulandosi l’un l’altro e pianificando la prossima produzione. Non perdono di vista l’amore” commenta il regista Adam Meggido, aggiungendo: “È importante ricordare che gli attori di questa piéce non sono “cattivi attori” ma semplicemente vittime delle circostanze; tutto deriva dal loro costante tentativo di continuare, nonostante tutto, e dal loro ottimismo che la fortuna possa girare a loro favore”.

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