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‘Linea Verde’ con Beppe Convertini sfiora il 25% di share

Quasi quattro milioni di telespettatori con il 24.6% di share. Numeri da prima serata, quelli registrati da ‘Linea Verde‘ con Beppe Convertini e Ingrid Muccitelli, che ogni domenica a mezzogiorno continuano a raccogliere straordinarie gratificazioni.

Con l’inizio della primavera, possiamo tranquillamente affermare che il bilancio di quest’ultima edizione del programma sia decisamente positivo, con una media di ascolti addirittura superiore rispetto alle precedenti edizioni. Alle 12.20 su Rai1 primo vero appuntamento della stagione primaverile, nelle terre della Basilicata, quella Lucania ricca di storia e di tradizioni che fa capo alla provincia di Potenza.

Nel corso dell’ultima puntata, dal Parco della Grancìa, antica masseria monastica, Beppe Convertini e Ingrid Muccitelli hanno raccontato un territorio che presenta una serie di usi e costumi mai mutati ma adeguati al tempo moderno. La Grancìa è una masseria certosina che nel passato si diede una struttura da vera e propria azienda agricola “ante litteram”, con una serie di allevamenti e coltivazioni ancora attuali, prima fra tutti la produzione di farine derivate da cosiddetti grani antichi locali.

Il Parco, oltre ad essere sede di un’arena dove ancora oggi si pratica l’arte della falconeria e dove vengono messe in scena rappresentazioni storiche che raccontano l’origine della questione meridionale, con utilizzo di attori ed animali, è adiacente all’antico borgo di Brindisi Montagna, una vera e propria roccaforte che, con il suo castello, domina la valle del Basento. Non è mancata una finestra sulla gastronomia locale, con la tradizionale pizza denominata Ruccolo ed il peperone crusco a farla da padroni. Visitati, inoltre, i pascoli e i caseifici di Abriola e Calvello, dove la tradizionale vacca podolica, artefice dello straordinario caciocavallo podolico, viene oggi monitorata durante i suoi spostamenti transumanti con un’innovativa tecnica di collari satellitari.

Ma non solo: il viaggio in Basilicata ci ha portati alla scoperta di altre chicche. Dal vero pianoforte di Ruggero Leoncavallo custodito nel magnifico teatro Stabile di Potenza, ai Ponti Tibetani a strapiombo su Sasso di Castalda, dalle tradizionali ceramiche di Calvello alla nobile arte orafa di una giovane stilista potentina, questa regione sa stupire sempre il suo visitatore.

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