Dal 18 luglio è in rotazione radiofonica “Pazzo Psicopatico”, il nuovo singolo di Rebic, già disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 27 giugno.
Il brano racconta con ironia una relazione tossica vissuta in passato e propone il ritratto esagerato, ma riconoscibile, di un partner geloso e possessivo. “Pazzo Psicopatico” è una canzone che gioca con gli eccessi per esorcizzare il dolore e trasformarlo in forza. “Sono fiera di aver superato una relazione tossica che mi ha segnato profondamente”, racconta Rebic. “E di aver trovato la forza di riderci sopra con Pazzo Psicopatico, una canzone che rappresenta il mio ragazzo “ideale” come un vero e proprio squilibrato, con ironia e sorriso”.
Il videoclip – girato a Milano da Emanuele Marin – racconta in chiave grottesca e giocosa una storia intensa e passionale tra due ragazzi. Rebic balla, si impone e si libera, interpretando con forza e leggerezza il senso di appartenenza e controllo reciproco che spesso, nella vita reale, può diventare gabbia.

Nel tuo nuovo singolo “Pazzo Psicopatico” racconti con ironia una relazione tossica vissuta in passato. Quanto è stato liberatorio trasformare quel vissuto in una canzone?
È stato sicuramente molto liberatorio, anche perché credo che almeno una volta nella vita siamo stati tutti dentro una relazione tossica. Penso quindi che molte ragazze e ragazzi possano rivedersi nel testo.
Chi è davvero il “pazzo psicopatico” nella tua testa?
Il vero “pazzo psicopatico” è un personaggio che ho costruito nella mia mente, esagerando al massimo qualsiasi tratto di gelosia che un uomo possa avere verso una donna. Ammetto di essere tornata con la memoria a quel periodo in cui ero dentro una relazione tossica: mi è servito molto per scrivere il testo. Alcuni aspetti sono esasperati, ma tanti facevano purtroppo parte della mia realtà quotidiana.
Quanto c’è di Rebic nella storia raccontata nel videoclip?
Rebic, dopo quell’esperienza, è cambiata molto. Ha preso in mano il controllo di sé stessa e, soprattutto, ha imparato a scegliere con più consapevolezza le persone che la circondano. Non si lascia più manipolare da nessuno, né nelle relazioni né nelle amicizie. Proprio come si vede nel video: è una ragazza padrona di sé, della situazione e di ciò che la circonda.
Come descriveresti il tuo stile musicale a chi ancora non ti conosce?
Dinamico.
Qual è stato finora il momento più significativo della tua carriera?
Il momento più emozionante è stato aprire il concerto di Mecna e Ariete all’Arena di Trento.
Con chi sogni di collaborare nei prossimi mesi?
Con Luca Di Risio, l’artista che mi ha fatto avvicinare alla musica.
In che modo convivono la tua attività musicale e il lavoro da geometra?
Ovviamente la passione richiede tanto tempo e anche molte risorse economiche. Per questo continuo a lavorare: è il modo per sostenere la mia musica e portarla avanti con libertà.