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Raffy
INTERVISTE MUSICA

Raffy: “Dal pop soul al reggaeton perché tutti possano ballare con me”

Raffy nasce diciannove anni fa a Mirandola da mamma romena e papà napoletano. In lei ci sono tutta la solarità campana mista alla tipica verve romagnola e qualcosa di quella terra che la mamma lasciò ventotto anni fa.

Comincia a cantare a soli sette anni ed è subito chiaro che la musica per lei avrà un ruolo determinante. Raffy (il cui vero nome è Raffaella Maria Senese) è soprattutto una voce, una gran voce. Una di quelle che lasciano il segno, inconfondibile. Questa sua arma potentissima è stata fondamentale per superare momenti difficili e indirizzare i suoi progetti. Poi si sa, il fato o la divina provvidenza, o come la volete chiamare, ci mette lo zampino. Mitch, voce storica di Radio 105 e volto del noto programma “Le Iene”, l’ha capito al volo. Talent scout per passione, Mitch dice di lei: “Raffy ha un’energia e una voce pazzesca, con la quale può cantare qualunque cosa. Ha una caratura internazionale ed enormi potenzialità, una vera perla nel panorama musicale emergente”.

Raffy, guardando le tue esibizioni appari sicura di te e padrona della scena, come le più grandi star internazionali. Tuttavia dici di essere molto timida: è così?

Lo sono sempre stata e non credo che potrò cambiare! Sono molto riservata e riflessiva, ho avuto un’adolescenza abbastanza difficile, complicata da problemi di bullismo che purtroppo mi hanno condizionata non poco. Oggi sono più forte perché quando posso scendere in campo con le mie “armi” che sono la mia voce e la mia musica, so di essere in grado di difendermi. Ho imparato a volermi bene, pur non avendo del tutto superato alcuni problemi che ho con me stessa, ma che ora so affrontare. La musica è la mia cura, il mio antidoto contro ogni male, ogni fragilità. Ognuno di noi dovrebbe trovare, guardandosi dentro, i propri talenti, le proprie peculiarità trasformandole in uno scudo magico per meglio affrontare la vita e i suoi imprevisti.

RaffyQuanto è stato importante scoprire in te questo “dono”?

E’ stato fondamentale, la passione per la musica che ho dimostrato già dall’età di sette anni è stata la mia bussola. Ho studiato molto in Italia e a Londra, per proseguire poi anche in Romania. Un percorso che ho voluto con tutte le mie forze e nel quale ho investito energia e impegno, perché sono convinta che un dono non sia sufficiente se non viene coltivato  e curato con sacrificio e tenacia. E’ un lavoro e come tale esige impegno e sudore, che poi mi renda felice è meraviglioso!

Che cosa ha significato l’incontro con Mitch?

Mitch è stato un regalo, una delle sorprese che la vita mi ha fatto e lo dico con estrema sincerità. Lui ha saputo vedere in me ogni sfumatura, andando ben oltre le apparenze. Nonostante la mia proverbiale timidezza e il fatto che per me lui fosse un mito, mi sono sentita completamente a mio agio. Profondo conoscitore della musica e iconica voce di Radio 105, Mitch ha saputo incoraggiarmi e l’idea che è nata del Challenge su Tik Tok ne è la prova.

“Tiki Tiki” ha avuto un successo incredibile, ma il video è diventato virale come il ballo anti-coronavirus. Immaginavi che arrivasse a tanto?

Che fosse un brano forte lo avevo capito, ma sicuramente il successo del video in pieno lockdown è riuscito a stupirmi. Lo speravo in fondo… Il momento era davvero difficile per l’Italia e anche per il resto del mondo; volevo contribuire cercando di alleviare in qualche modo, la tensione che ognuno di noi provava. Da lì l’idea di lanciare un Challenge su Tik Tok con il ballo delle mascherine sulla musica di “Tiki Tiki”. E’ stato bellissimo, perché in pochissimo tempo è dilagato rimbalzando ovunque fino al Pakistan e l’India. Ancora oggi, dallo scorso 7 aprile, mi emoziono ogni volta: a sorprendermi più di tutti i bambini piccoli, che sono stati davvero tantissimi. Tra le tante ho nel cuore l’immagine di una bimba, ancora col pannolino, che balla con la mascherina sorretta dalla mamma…

Come immagini il tuo futuro? Tornerai al pop o sarà il reggaeton ad avere la meglio?

Il reggaeton in questo momento credo sia il modo più giusto per arrivare a dialogare con tutti. Un modo per alleggerire la situazione, un modo per cantare con me, per ballare. Questo non significa assolutamente che abbandoni il pop soul che fa parte comunque del mio mood.  Sto lavorando a nuovi pezzi, scritti da me alcuni dei quali in realtà sono già pronti ma dei quali avremmo dovuto girarne i video che sono ovviamente rimasti fermi. Ho approfittato di questa quarantena per lavorare, ma anche per riposare un po’. Prima dello stop andavo avanti e indietro tutte le settimane, per le registrazioni in studio, facendo la spola tra Romania e l’Italia. Un tempo per riflettere, per scrivere e cantare che mi traghetterà verso i nuovi impegni, dei quali non posso ancora parlare!

Guarda “Tiki Tiki” di Raffy:

 

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