Massimiliano Pescatori, in arte Max o The Italian Pirate, per via della bandana tricolore che è solito sfoggiare durante i tornei, è uno dei giocatori di poker più celebri a livello internazionale che vanta ben quattro braccialetti del World Series of Poker ed è il terzo giocatore italiano per incassi.
Gli esordi di Max Pescatori
Max Pescatori è il perfetto esempio di come perseveranza e talento possono portare un individuo dal completo anonimato fino alla vetta. Appassionato di giochi di carte come scopa e ramino fin da bambino, Max inizia a lavorare come commesso per un supermercato, scrivendo al contempo articoli su videogiochi e tecnologia. Capendo però, dopo aver frequentato il casinò di Campione d’Italia, che la sua vera passione era il gioco, decide di licenziarsi e vendere la propria automobile per potersi permettere un corso da croupier a Las Vegas, la capitale internazionale del gioco d’azzardo, città che non lascerà più.
Qui conosce campioni come Valter Farina, Marco Traniello e Jennifer Harman che diventano i suoi mentori, guidandolo nel mondo del gioco di Las Vegas in cui le cifre scommesse superano spesso i tre zeri e la capacità di gestire la pressione e la conoscenza dell’aspetto psicologico del gioco sono fondamentali per poter vincere. Alternando il suo tempo tra lezioni e partite, Max inizia a piazzare una vittoria dopo l’altra finché, come racconta in un’intervista: “Quando dopo un anno mi resi conto che chiudevo in attivo almeno 5 giorni su 6, decisi di intraprendere questa strada professionalmente.”
Il successo internazionale
Max si fa velocemente notare nei circuiti statunitensi, tanto da diventare ospite del programma Ultimate Poker Challenge, serie tv girata nel Plaza Hotel & Casino di Las Vegas in cui i migliori campioni di poker si sfidano per vincere milioni di dollari sotto le telecamere. A partire dal 2006 arrivano le grandi vittorie nei tornei come il WSOP, in cui Max si aggiudica anno dopo anno ben quattro braccialetti, uno di quale metterà in asta per sostenere le vittime del terremoto di Amatrice. Sono molte le specialità amate e giocate da Max tra cui, come racconta un articolo del Fatto Quotidiano, l’intramontabile Texas Hold’em, l’Omaha, il Razz e l’Hi-Lo.
Avvalendosi dei vantaggi portati da questa tecnologia, Max, come i campioni Dario Sammartino e Mustapha Kanit, non disdegna inoltre i casinò online: fin dalla fine degli anni ‘90 è infatti possibile trovare online sale da gioco in cui sono presenti i tradizionali giochi da casino con jackpot progressivo, la roulette e, ovviamente, la versione digitale del poker, spesso sfruttata dai professionisti per continuare a giocare anche al di fuori dei tornei e senza dover viaggiare. L’esperienza di Max in questo settore è tale che il campione nel 2009 ha pubblicato perfino un libro dedicato al gioco online dal titolo Giocare e vincere a poker online per Sperling & Kupfer, seguito l’anno successivo da A scuola di poker.
Con più di quattro milioni di dollari vinti sui tavoli in meno di vent’anni, la carriera di Max Pescatori sembra non fermarsi. Anche se la sua candidatura alla Poker Hall of Fame del 2015 è stata contestata, in futuro il campione potrebbe trovare un posto tra le migliori stelle del firmamento del poker internazionale di tutti i tempi.