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“Jesus Christ Superstar”, l’opera rock più amata di tutti i tempi continua ad emozionare: grande successo per la prima al Sistina

Il palcoscenico come un tempio, per cantare in una preghiera collettiva l’urgenza di una pace non più rinviabile, rinnovando l’attualità di una storia millenaria attraverso una gigantesca bandiera dai colori giallo e blu. La figura mitica di Gesù, ferita da 39 frustate inferte da Pilato a tempo di musica, mentre scorrono le immagini di martiri come monito di ogni tragedia, antica o contemporanea. E poi due artiste, una ucraina e una russa, in una struggente performance condivisa, ognuna avvolta nella bandiera del proprio Paese, eppure unite da un comune sentimento di perdono.

E’ stata l’emozione, nell’incontro di fratellanza tra Ucraina, Russia e Stati Uniti, a scandire ieri sera la première della nuova versione di “Jesus Christ Superstar“, l’opera firmata da Massimo Romeo Piparo, in scena al Teatro Sistina fino al giorno di Pasqua, che ha visto gli spettatori del teatro, affollatissimo, applaudire a lungo i toccanti quadri significativi dedicati all’Ucraina. Lo spettacolo, in lingua originale e con l’Orchestra dal vivo, prodotto dalla PeepArrow Entertainment nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, ha dato spazio alla tragedia della guerra ora alle porte dell’Europa attualizzando alcuni quadri significativi e riportando così ai nostri giorni il proprio messaggio universale di speranza, dialogo e spiritualità. 

(Photo Credit: Margot De Heide)

Carismatico protagonista del musical è ancora la star statunitense Ted Neeley, il celebre Gesù dello storico film del 1973, accanto al grande artista Frankie hi-nrg mc, al suo straordinario esordio nel ruolo di Erode, per la prima volta in versione hip hop. Con loro un cast straordinario composto da oltre 30 artisti, tra cui Feysal Bonciani, ancora una volta nei panni di Giuda con un’intensa interpretazione, il mezzo soprano Sofiia Chaika, che in tutta l’opera interpreta Maria Maddalena, e il soprano Anna Koshkina, anche lei nei panni dello stesso personaggio. Le due artiste sono protagoniste di uno dei momenti più intensi e simbolici dello spettacolo mentre cantano con le rispettive bandiere sulle spalle, “Could We Start Again, Please?”, brano scritto da Lloyd Webber e Tim Rice nel 1970 (il cui titolo significa “Potremmo ricominciare daccapo, per favore?), nel quale il riferimento è agli Apostoli e a Maria Maddalena, ormai consapevoli che tutto sta tragicamente volgendo al termine. 

“Non è facile in un momento così delicato della nostra storia affrontare temi che sembravano tramontati per sempre come quello della guerra. Fare spettacolo, continuare il lavoro dell’intrattenimento mentre alle nostre porte si consuma una delle guerre più assurde e ingiustificate della storia rischia di far sembrare vano ogni nostro tentativo”, dichiara il direttore artistico del Sistina Massimo Romeo Piparo“L’unico modo che abbiamo in questo momento per testimoniare fortemente la forza dell’arte, della musica, del teatro, della cultura è quello di lanciare messaggi e segnali che inequivocabilmente diano l’impronta di ciò che la cultura dovrebbe fare sempre: unire”.

Conosciuto come “l’opera rock più amata di tutti i tempi” e applaudito in Italia e in Europa da oltre 2 milioni di spettatori, “Jesus Christ Superstar” inizia da Roma il suo imperdibile tour italiano, toccando nei prossimi mesi diverse città: Firenze (Teatro Verdi dal 22 al 24 aprile), Bari (Teatro Team dal 30 aprile al 1 maggio), Bassano del Grappa (Pala Bassano 2, 6 maggio) Genova (Politeama Genovese, dal 13 al 14 maggio), Torino (Teatro Colosseo dal 17 al 19 maggio), Reggio Emilia (Teatro Municipale Valli dal 27 al 29 maggio), Bologna (Teatro EuropAuditorium dal 31 maggio al 1 giugno).

Combinando in modo perfetto la musica rock in stile anni ’70 suonata dal vivo dall’orchestra diretta da Emanuele Friello, la tradizione del musical e una storia dai valori universali, oltre a un allestimento altamente spettacolare, “Jesus Christ Superstar” celebra il talento e la professionalità del team creativo e produttivo e del cast. A dimostrarlo, i numeri della sua gloriosa storia: 12 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1994 al 2006; più di 1.600 rappresentazioni; oltre 2 milioni di spettatori in Italia e in Europa; oltre 190 artisti che si sono alternati nelle diverse edizioni: tra gli altri, i compianti Carl Anderson e Barry Dennen – rispettivamente Giuda e Pilato nel film originale – in scena in Italia nel 2000 il primo e dal 2014 al 2017 il secondo, ma anche Yvonne Elliman (Maria Maddalena dello storico film), i Negrita, Simona Molinari, Shel Shapiro, Mario Venuti, Max Gazzè, Simona Bencini, Amii Stewart, Elio, di Elio e le Storie Tese, ecc. E naturalmente Ted Neeley, protagonista dal 2014. Lo spettacolo, con i sold out e le standing ovation a scena aperta che da anni lo accompagnano, e con il prestigioso MusicalWorld Award, uno dei riconoscimenti internazionali più autorevoli nell’ambito del musical (che ha premiato il “Jesus Christ Superstar” prodotto dalla PeepArrow Entertainment di Massimo Romeo Piparo come migliore produzione internazionale in Olanda nel 2016), rende onore all’Italia sui palcoscenici internazionali, dimostrando che il nostro Paese ha raggiunto ormai livelli competitivi in termini di qualità artistica e professionalità nel musical.

(Credit foto in evidenza: Massimiliano Pappa)

Guarda “Could we start again, please?”:

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