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Diego Riace
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‘Barbarians’, Diego Riace: “Quintus, un ruolo che aspettavo da sempre”

Il 23 ottobre farà il suo esordio su Netflix ‘Barbarians’, serie storica incentrata sugli avvenimenti che culmineranno con la battaglia di Teutoburgo del 9 dopo Cristo, scontro che arrestò del tutto l’espansionismo romano in Germania.

Tra i tre italiani presenti nel cast della serie, girata interamente in tedesco e latino da Steve Saint Ledger (‘Vikings’) e Barbara Eder (‘West of Liberty’), l’attore romano Diego Riace che racconta con entusiasmo a Zoom Magazine la sua prima grande prova internazionale.

Diego, com’è stato partecipare ad una produzione come ‘Barbarians’?

E’ stata un’opportunità incredibile. Quando ho saputo del provino ho penso che non potevo farmi scappare questa occasione: così ho chiamato un mio amico, il regista David Petrucci, ho affittato un vestito da antico romano e ho girato un self tape ad Ostia Antica (ride, ndr). L’idea è stata vincente tanto da farmi superare tutti i tre mesi e mezzo di provini prima di essere scelto. E’ una superproduzione, quindi prima delle riprese sono andato a Budapest, dove abbiamo girato, tre volte. La cosa che mi ha colpito di più è il rispetto e l’educazione che si respirava sul set, non è coì scontato.

Cosa ci racconti del tuo personaggio?

In ‘Barbarians’ interpreto Quintus, il vice del governatore romano Varo, che ha il volto di Gaetano Aronica. La prima stagione ruota attorno alla battaglia della foresta di Teutoburgo, una delle più grandi disfatte subite dall’esercito romano, avvenuta nell’anno 9 d.C.: le legioni di Publio Quintilio Varo furono annientate da una coalizione di tribù germaniche. La figura di Quintus mi ha appassionato e sono felice che prenderà parte anche alla seconda stagione che, Covid permettendo, dovremmo girare ad aprile: da quel terribile scontro, infatti, si salverà il mio personaggio e uno schiavo greco, interpretato da Nikolai Kinski, figlio del grande Klaus Kinski.

Come ti sei preparato?

Un ruolo del genere, in realtà, io lo cercavo da sempre. Il mio mito è stato sempre Arnold Schwarzenegger e nel corso degli anni ho lavorato sul mio fisico facendo molto sport, perché amo molto i film d’azione e i ruoli da combattente: ho cambiato anche il mio cognome da Bottiglieri a Riace.
Per calarmi nel ruolo di Quintus ho visto tanti documentari storici sulla battaglia di Teutoburgo, un epico scontro che conoscevo grazie ai racconti di mio padre. La sfida più importante è stata recitare in latino: ho imparato parole che non conoscevo, cercando di dare loro un senso e il suono giusto. Abbiamo avuto a disposizione un insegnante che ci ha seguiti non solo sul set ma anche telefonicamente.

Parlando di serie tv più in generale, ti piacciono e quali segui?

Una delle serie che mi ha appassionato di più negli ultimi anni è sicuramente ‘Chernobyl’: un prodotto televisivo eccezionale che ha fatto incetta di premi come gli Emmy e i Golden Globe. Solitamente seguo le serie di genere thriller e horror.

Come nasce la tua passione per la recitazione?

Nasco in una famiglia che ha sempre amato il cinema. Da bambino, nonostante la nostra casa fosse invasa da vhs e dvd, guardavo in loop 3 film in particolare: il blockbuster “Conan il barbaro”, un capolavoro come “La febbre dell’oro” di Charlie Chaplin e il western “Per un pugno di dollari” interpretato da Clint Eastwood. Tre generi molto diversi che hanno influenzato il mio desiderio di dedicarmi alla settima arte, sognando di calarmi nei panni di quelli che per me erano dei miti. Finita la scuola media, mi sono iscritto all’Istituto Cine-TV Roberto Rossellini della Capitale dove ho studiato montaggio: quest’esperienza mi ha permesso di conoscere approfonditamente la storia del cinema. Dopo questa formazione tecnica mi sono dedicato completamente alla recitazione, studiando con Francesca De Sapio e seguendo tanti stage e scuole di recitazione.

Altri progetti in cantiere?

Il 26, 27 e 28 ottobre sarò nelle sale con ‘La Belva’, film d’azione diretto da Ludovico Di Martino che vede come protagonista Fabrizio Gifuni. In questi mesi, inoltre, mi sono dedicato anche alla produzione di alcuni progetti. Quest’estate, per esempio, ho girato il film indipendente ‘The black secret’ diretto da David Petrucci, nel quale interpreto uno skinhead davvero cattivo: la particolarità di questo film è che totalmente in bianco e nero e muto. E’ un progetto a cui tengo molto, non vedo l’ora inizi il suo percorso nei Festival.

Guarda il trailer di ‘Barbarians’:

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