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Lucianna De Falco
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Lucianna De Falco: “Che emozione tornare sul set dopo il lockdown”

Un gradito ritorno nella soap “Un posto al sole” che, dopo la doverosa pausa imposta dall’emergenza Coronavirus, è tornata ogni sera alle 20.45 su Rai 3: quello di Addolorata “Dolly” Salvetti, cognata del vigile Guido, interpretata da Lucianna De Falco.

Allegra e trascinante, abbiamo incontrato l’attrice di origini campane a margine della premiazione all’Ischia Global Fest dove ha ritirato il TATATU Award per il corto “L’attesa” di Angela Bevilacqua che la vede in veste di protagonista.

Lucianna, com’è stato tornare a recitare in “Un posto al sole”?

Ho lasciato “Un posto al sole” dodici anni fa, ma l’accoglienza e l’abbraccio di questa grande famiglia è stato come la prima volta: non pare affatto passato così tanto tempo. 

Lucianna De FalcoLe riprese si erano fermate il 27 marzo per effetto del lockdown: che clima hai trovato sul set?

C’è molto rigore e i protocolli sono molto severi, ma la gioia e la volontà di ricominciare è più forte.

Tu come hai vissuto il periodo di quarantena?

Nonostante la situazione era molto grave a causa dell’emergenza Coronavirus, ho cercato di cogliere il lato positivo di quel periodo: sono rimasta a Ischia con mio fratello, abbiamo vissuto la nostra casa godendoci il giardino e dedicandoci anche a dei lavori di manutenzione. È stato un momento di riflessione in cui un po’ tutti noi abbiamo riflettuto sul valore della vita, sull’importanza della salute come bene primario, sul tempo che spesso sprechiamo, sulle persone care, sulle ragioni che ci spingono a vivere alle scelte che abbiamo fatto e alle scelte che faremo. E poi il mio tabaccaio è vicino al mare… le uniche passeggiate avevano un panorama mozzafiato (ride, ndr).

Che futuro attende i lavoratori dello spettacolo che vivono di arte e cosa pensi lo Stato debba fare?

Siamo effettivamente una categoria ancora troppo bistrattata, oltre a quelli che ripartiranno per ultimi, purtroppo. Ma credo che il lockdown ci abbia dato un’occasione per riflettere, per far nascere finalmente un albo professionale e unirci a difesa del valore del nostro lavoro. Non dimentichiamo che siamo stati noi a tener compagnia al pubblico italiano chiuso in casa. Lo Stato, come sempre e per tutti i settori, dovrebbe dare sostegno a chi si vuole rialzare, a chi ha desiderio di ricominciare. Non sono per uno Stato assistenzialista ‘toutcour’, ma la nostra categoria paga una serie di tasse esagerate e in cambio non riceve allo stesso modo: basti pensare, per esempio, alla pensione, obiettivo irraggiungibile per molti di noi.

Cinema, teatro e tv: cosa ti piace cercare nei ruoli che scegli di interpretare?

La fortuna di praticare questi linguaggi diversi, mi offre l’opportunità di migliorare, di arrivare ad una verosimiglianza, di rendere i personaggi che interpreto credibili. Se riguardo la mia vita fino ad oggi, devo dire che ho dedicato la maggior parte di essa a questo mestiere: dunque è per me un impegno continuo quello di migliorare e migliorarmi.

Nel tuo percorso professionale c’è stato anche il web: con “Madame Rouge”, che giocava a fare la “sexy” nella vasca da bagno, hai dimostrato che la comicità può fare rima con erotismo. Ti piacerebbe riproporre quel personaggio?

Ho amato alla follia Madame Rouge! Purtroppo era veramente troppo avanti, ancora oggi la cucina in TV non ammette ironia. Sono più di dieci anni che guardiamo gli stessi programmi, e nessuno ha osato introdurre la comicità: al massimo sono gli stessi chef che, diventando mattatori assoluti, si prendono in giro tra di loro, ma i risultati non mi sembrano così apprezzabili.

Dai l’idea di un’attrice che ha voglia di sperimentare sempre cose nuove: da dove viene questa vitalità?

Non lo so, forse è colpa della terra in cui sono nata, Ischia, che è un’isola vulcanica. Sento un’appartenenza molto forte a questa terra, mi riconosco nella sua vocazione all’accoglienza, ne apprezzo la bellezza, e mi piacerebbe tutelarla; ugualmente per la sua vicinanza con Napoli, e perché dal punto di vista dell’arte, della musica, del cinema e del teatro ne siamo fortemente influenzati… prendo forza pure dal Vesuvio (ride, ndr)!

Fare l’attrice è una scelta professionale o di vita?

È una scelta di vita ma ovviamente è anche una scelta professionale. Anche se un tempo ho cercato di tenerle distinte, le due cose oggi si fondono piacevolmente. Lucianna De Falco come persona è anche tutto quello che ha imparato dall’attrice: oggi ne sono addirittura orgogliosa.

Il 12 luglio ti abbiamo visto sul palco del Napoli Teatro Festival Italia con uno spettacolo che omaggia la figura di Filumena Marturano…

Fu Lumena” è un bellissimo testo che Salvatore Ronga ha scritto per me: un omaggio alla figura di Filumena Marturano con un’altra trama e un’altra storia possibile che muove i passi dal celebre testo di Eduardo De Filippo ma segue tutt’altra strada, con risvolti anche di emancipazione femminile. Racconta Lumena alla fine della sua vita: le lacrime che finalmente piange, sono le lacrime di tutti, tutte le lacrime che non abbiamo pianto.

(foto Lucianna De Falco – credit Instagram)

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