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Gabriele Ciampi
INTERVISTE MUSICA

Gabriele Ciampi: “Un onore ricevere l’invito di Barack Obama”

Gabriele Ciampi, musicista, compositore e direttore d’orchestra, è uno dei nostri fiori all’occhiello: un’eccellenza italiana che ha saputo esportare la propria musica e creatività al di là di qualunque confine. Gabriele, per natura, non mette mai limiti alle sue composizioni “crossover” e ibride che spaziano dalla musica classica a quella cinematica e ora anche al pop e all’elettronica.

Unico italiano presente nella giuria dei Grammy Awards, ha avuto il privilegio di suonare, su invito di Michelle Obama, alla Casa Bianca dove ha diretto il Concerto di Natale nel 2015. Il Maestro Ciampi è da sempre impegnato in prima persona per difendere l’umanità e la dignità di ognuno. Ha formato e diretto un’orchestra di sole donne, radunando l’eccellenza, cedendo anche la bacchetta a una di loro. Con la famiglia Obama ha sempre collaborato: oggi rispondendo alla loro chiamata, è in prima linea per dare un contributo e sostenere con la sua musica la protesta della comunità afroamericana.

“Caro Gabriele, nelle ultime settimane ho assistito a quel tipo di cambiamenti epocali così profondi come non ne ho mai visti nella mia vita… Ciò richiede a tutti noi di lavorare insieme per immaginare delle politiche che riconoscano l’umanità e la dignità di ogni persona. Mio padre ha cambiato il mondo – ha detto Gianna Floyd la figlia di George Floyd di solo sei anni. E’ vero l’ha fatto. E lo possiamo fare anche noi” Barack

Questo è l’estratto della lettera che Barack Obama ti ha inviato all’inizio di giugno. La Fondazione Obama ha voluto coinvolgere grandi musicisti per sostenere il movimento con l’hashtag #blacklivesmatter. Hai risposto alla chiamata?

Ho subito accettato e vorrei rilanciare anche in Italia il messaggio importante contro il razzismo che il movimento porta avanti. Io vivo a Los Angeles e mi è successo di rimanere coinvolto per caso, durante una protesta con migliaia di persone, in uno scontro tra polizia e manifestanti con lacrimogeni, proiettili di gomma, urla e scene che non posso dimenticare. Voglio poter dare il mio contributo, mettendo a disposizione la mia musica, l’unica arma che ho e che intendo usare, come dice Obama per un mondo migliore.

La musica è la tua unica arma: con le tue composizioni ci hai dimostrato come non esistano barriere, tra quella classica, cinematica, ibrida o pop. Crossover che sono diventati per te uno stile di vita, tra Los Angeles e Roma ed emblematici del tuo impegno sociale che non prevede divisioni. E’ questa la tua natura?

Mi piace sperimentare, sollevare lo sguardo dalla mia comfort zone, per esplorare nuove sonorità e spingermi al di là da qualunque confine. La musica insegna, come dovremmo fare anche nelle relazioni e nella vita, a lasciare da parte ogni pregiudizio per andare alla ricerca e all’incontro di nuove sonorità. E’ meraviglioso vedere come la musica classica si possa coniugare con il pop com’è successo per il mio ultimo lavoro She Walks In Beauty, dove addirittura i versi della famosa poesia di Lord Byron, ne scandiscono il ritmo come in un libretto d’opera trasformandolo in un brano pop contemporaneo e innovativo.

Gabriele Ciampi“She Walks In Beauty” è stata una scelta coraggiosa: pubblicata in pieno lockdown e con il compito di trasmettere un messaggio importante. E’ così?

Sì, “She Walks In Beauty” è un inno di speranza per tutti noi che abbiamo vissuto una pagina di storia che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. La celebre poesia di Byron mi è sembrata perfetta con quella donna che attraversa il buio andando verso la luce a significare la rinascita e la ripartenza. Un video che è un vero reportage, con immagini da tenere nel cuore per guardare avanti. Ho affidato alla splendida voce soul di Teura, mezzo soprano naturale e al violoncello di Livia De Romanis di dialogare su questa melodia. Una vera scommessa anche con me stesso che, abituato a incidere con un’orchestra a disposizione in studio di registrazione circondato da tutto lo staff e ogni “comodità”, ho invece trovato il modo di fare da solo ottenendo un risultato di altissimo livello. La musica è sorprendente e mi da la possibilità di alzare l’asticella di riferimento, rispetto a quello che immagino essere il mio limite, costringendomi a superarlo. Allo stesso modo, tenere a memoria questa pandemia, è fondamentale per trasformare quel dolore, in forza ed energia vitale. “She Walks In Beauty” è poi stata mixata a Los Angeles all’interno del leggendario “The Village” e masterizzata a Londra agli Abbey Road Studios.

In autunno uscirà il tuo nuovo disco: riuscirai a sorprenderci ancora?

Lo spero, sarà un’ulteriore sperimentazione verso l’elettronica e in particolare con synth e moog per sonorità anni ‘80. Se si ha una profonda conoscenza della materia, si può davvero esplorare all’infinito perché la musica si adatta alle trasformazioni. I miei studi classici mi permettono oggi, con consapevolezza, di viaggiare spaziando in un continuo crossover ideale tra generi apparentemente lontani ma che hanno tutti la stessa unica origine.

Una nuova vita anche per la musica, che non si è fermata. Com’è cambiata secondo te?

Come la storia insegna, a ogni momento critico può seguire un rinnovamento. La musica, azzerando ogni grande evento, ha la possibilità di tornare a essere democratica. Non sempre lo è: i pesci grandi mangiano i piccoli… E’ necessario reinventare il modo di intrattenere dal vivo, con meno presenze e magari lo streaming. Modalità che potrebbero essere accessibili e alla portata di tanti. Un’occasione importante per fare spazi agli emergenti e tutti quelli che hanno davvero qualcosa da dire.

(credit foto in evidenza Luz Gallardo)

Ascolta “She walks in beauty” di Gabriele Ciampi:

 

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